La saldatura del rame e delle sue leghe

IN QUESTA MINI-SERIE È TRATTATA LA BRASATURA FORTE: PROCEDIMENTO CHE AVVIENE SENZA PORTARE A FUSIONE IL METALLO BASE

È un eccellente procedimento per l’unione del rame e delle sue leghe. Durante la brasatura risulta facile scorificare con adatti disossidanti gli ossidi dalla superficie dei pezzi da congiungere, tranne quelli refrattari derivati dai bronzi all’alluminio, i quali, di alluminio, ne contengono oltre l’8%, e per questi occorre mettere in opera una tecnica speciale. Possono essere impiegati per la brasatura forte tutti i più comuni procedimenti di unione, tranne che con alcuni casi speciali, dovuti all’alta conducibilità elettrica del rame e di alcune sue leghe, per i quali si ricorre alla brasatura a resistenza oppure alla brasatura a induzione. Allo scopo di realizzare manufatti mediante brasatura forte, possono essere impiegati giunti saldati sia a sovrapposizione sia di testa.
Il gioco del necessario giunto capillare tra le parti da unire deve essere compreso tra 0.025 e 0.13 mm, per poter sviluppare la massima resistenza e sanità del giunto stesso. Se sono accettabili riduzioni di resistenza meccanica possono essere impiegati giochi di giunto di dimensioni maggiori.
Per specifiche applicazioni occorre considerare la compatibilità del metallo d’apporto con gli ambienti d’impiego.
Le leghe d’apporto possiedono solitamente una conducibilità elettrica inferiore a quella del rame. Un giunto brasato, tuttavia, quando è opportunamente progettato e realizzato non addiziona un’apprezzabile resistenza al circuito. Un metallo d’apporto d’argento, ad esempio, mostra solo un lieve effetto sulla resistenza di un giunto brasato appropriatamente, mediante un gioco di giunto capillare di appena 0.08 mm.

Nel prossimo articolo: METALLI D’APPORTO

Tratto da Welding & Control School

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